Per la maggior parte della gente, le relazioni affettive problematiche e frustranti sono qualcosa da nascondere, per evitare la vergogna, per evitare di dare spiegazioni ad un mondo che giudica sempre superficialmente ogni cosa.
Così facendo però si reprimono i sentimenti e si vive costantemente con un boccone amaro nel petto.
La manipolazione, l’umiliazione, l’intimidazione, il senso di colpa, la coercizione e perfino la disapprovazione continua, negli anni sono vere e proprie aggressioni che non lasciano lividi sulla pelle, ma feriscono l’integrità della psiche.
La violenza psicologica è una realtà , dove le manipolazioni, i ricatti, le parole che feriscono fanno emergere le insicurezze dell’infanzia. Essere adulto non aiuta , a volte, a recidere quei legami che feriscono e queste dinamiche continuano a distruggere l’autostima e perfino la qualità della vita.
Spesso la violenza psicologica non compare da un giorno ma ha avuto origine durante l’infanzia. Il vincolo tra la vittima e il carnefice è tremendamente complicato e, talvolta, pur vivendo una situazione dolorosa, a dispetto di tristezza, paura, umiliazione o disprezzo, si continua a voler bene a chi ci ferisce.
Come si può sopportare una situazione simile? Non è meglio prendere le distanze e spezzare per sempre il legame con il maltrattatore?
La risposta non è semplice perchè il disprezzo, le critiche, l’umiliazione e la manipolazione emotiva sono perenni armi di controllo e potere. Chi maltratta emotivamente gli altri non cambia e ha bisogno di mantenere il comando, perché è parte della sua personalità, del suo modo profondo di essere.
E non resta altro da fare che allontanarsi .
Ciao Adele, mi verrebbe da pensare, che gli hobby possono sicuramente essere d'aiuto per molte persone che stanno vivendo momenti difficili o che hanno subito un trauma. La musica, l'arte e lo sport sono solo alcune delle attività che possono offrire una forma di sollievo e aiutare a distrarsi dai problemi. Inoltre, queste attività possono essere utilizzate come una forma di espressione personale per elaborare le emozioni e le esperienze vissute.
Ad esempio, la musica può essere utilizzata come una forma di terapia, in cui si ascolta o si suona un determinato tipo di musica per rilassarsi o per esprimere le proprie emozioni. L'arte può essere utilizzata come un mezzo per esprimere la creatività e il proprio stato d'animo attraverso disegni, pitture o sculture. Lo sport può essere utilizzato per migliorare il proprio stato di salute e benessere, nonché per ridurre lo stress e l'ansia.
In sintesi, gli hobby possono essere molto utili per aiutare le persone a superare momenti difficili, a gestire lo stress e ad elaborare le proprie emozioni. Tuttavia, è importante ricordare che gli hobby non possono sostituire un aiuto professionale qualificato in caso di gravi problemi emotivi o psicologici.
Ciao Adele, sono d'accordo con molte delle affermazioni fatte. Le relazioni affettive problematiche possono causare una grande sofferenza e spesso le persone cercano di nascondere queste difficoltà per paura del giudizio degli altri. Tuttavia, come viene sottolineato, reprimere i propri sentimenti può portare a una maggiore sofferenza e ad un deterioramento della salute mentale.
La violenza psicologica è una realtà che può causare danni profondi e duraturi alla psiche. Anche se non lascia segni fisici, può avere un impatto devastante sull'autostima e sulla qualità della vita. In alcuni casi, la violenza psicologica ha le sue radici nell'infanzia e può essere particolarmente difficile da affrontare.
Tuttavia, quando ci si trova in una situazione di violenza psicologica, l'unica soluzione può essere quella di allontanarsi dalla persona che ci sta maltrattando. Non è facile, ma a volte è l'unica scelta possibile per proteggere la propria salute mentale e il proprio benessere. Inoltre, è importante cercare aiuto e supporto da parte di professionisti del settore, amici e familiari per superare queste difficoltà e ricostruire la propria vita, perchè si vive una sola vita e non possiamo buttarla, dobbiamo viverla con i lati belli e quelli no. Può sembrare una soluzione il dimenticare il problema. Dimenticare può sembrare una soluzione, ma spesso non lo è. Infatti, il problema non scompare semplicemente dimenticandolo, ma rimane nella psiche e può manifestarsi in modi diversi, come ansia, depressione o comportamenti auto-distruttivi. Inoltre, dimenticare implica anche negare ciò che è accaduto e quindi non affrontare il problema alla radice. E' importante che la persona che sta vivendo una situazione di violenza psicologica non si isoli e non si ostini sulla propria posizione, ma si apra alla possibilità di ricevere aiuto.
Ritengo di dover fare anche questa riflessione: la giustizia riparativa potrebbe essere utile in alcune situazioni di violenza e maltrattamento. La giustizia riparativa è un approccio che mira a riparare il danno causato dal reato, attraverso il coinvolgimento diretto delle parti interessate. Questo può includere la vittima, l'aggressore e la comunità in cui si è verificato il reato. L'obiettivo della giustizia riparativa non è solo quello di punire l'aggressore, ma anche di aiutare le parti interessate a comprendere le conseguenze del loro comportamento e lavorare insieme per trovare una soluzione.
Nel caso di violenza e maltrattamento, la giustizia riparativa potrebbe fornire alla vittima l'opportunità di esprimere i propri sentimenti, ricevere scuse e ricevere un sostegno per la guarigione, mentre all'aggressore viene data l'opportunità di comprendere il danno causato e lavorare per ripararlo. Questo tipo di approccio può essere particolarmente utile nelle situazioni in cui la vittima desidera mantenere un certo livello di relazione con l'aggressore, come ad esempio quando l'aggressore è un membro della famiglia o un partner.
Tuttavia, è importante sottolineare che la giustizia riparativa non è sempre appropriata in tutti i casi di violenza e maltrattamento. In alcuni casi, la vittima potrebbe non sentirsi a proprio agio nell'incontrare l'aggressore e potrebbe preferire mantenere una distanza sicura. Inoltre, l'aggressore potrebbe non essere disposto o in grado di partecipare al processo di giustizia riparativa. In questi casi, potrebbe essere necessario considerare altre opzioni, come la protezione della vittima e la punizione dell'aggressore in base alla legge.
Ciao! Capisco la tua posizione. Effettivamente, non esiste una risposta universale alle domande sulla violenza e il maltrattamento, poiché ogni situazione è diversa e richiede una valutazione attenta e individuale. Tuttavia, è importante sottolineare che la violenza e il maltrattamento non sono mai giustificabili e non dovrebbero mai essere tollerati.
Inoltre, la tua osservazione sul fatto che l'aggressore potrebbe non essere consapevole del danno che sta causando è importante. In molti casi, l'aggressore potrebbe avere bisogno di supporto e aiuto per affrontare i loro comportamenti distruttivi e cercare di modificare il loro comportamento. Tuttavia, spesso è necessario allontanarsi dal proprio aggressore per proteggere se stessi e la propria salute mentale.
Infine, è importante sottolineare che i danni causati dal maltrattamento possono essere molto profondi e duraturi. Se si è stati vittime di violenza o maltrattamenti, è importante cercare supporto e assistenza professionale per superare l'esperienza e cercare di guarire. Ci sono molte risorse disponibili, come psicologi e servizi di supporto alle vittime, che possono aiutare a recuperare e affrontare gli effetti del maltrattamento.
Ciao Palmerino, penso che il tuo ragionamento sia corretto. Conoscere noi stessi, le nostre emozioni, i nostri comportamenti e i motivi alla base di essi è un passo importante per comprendere come agiamo e reagiamo in determinate situazioni. Questo tipo di autoconsapevolezza può aiutare a prevenire la violenza, sia come aggressore che come vittima.
Cara Adele argomento molto sensibile ma purtroppo molto presente ai giorni nostri. A volte o magari spesso questo tipo di violenza non lascia segni esterni ma ben si interni, inteso come anima, come spirito, come psiche quindi non viene percepita quando poi la stessa vittima vorrebbe ma non può perché si sente giudicata , quando in realtà non lo potrebbe essere.
Visto che mi occupo di comportamenti biologici, presumo , che se fossimo in grado di conoscere meglio noi stessi , l'origine dei nostri comportamenti, il perché dei nostri comportamenti , potremmo iniziare ad auto-amministraci e magari in questo modo poter essere più di aiuto a noi stessi.
Cosa ne pensi, è un ragionamento corretto il mio ?
Puoi darmi una risposta al mio pensiero ?
Il testo affronta un tema molto importante, ovvero la violenza psicologica nelle relazioni affettive. La maggior parte delle persone tende a nascondere questo tipo di esperienze per evitare la vergogna e il giudizio degli altri, ma in realtà questo comportamento può portare a una repressione dei sentimenti e alla sofferenza costante. La violenza psicologica può assumere diverse forme, come la manipolazione, l'umiliazione, l'intimidazione e il senso di colpa, e può causare danni profondi all'integrità psicologica della vittima.
È interessante notare come la violenza psicologica possa avere origini nell'infanzia e come il vincolo tra la vittima e il carnefice sia spesso complicato, talvolta persino quando la vittima vive una situazione dolorosa. In molti casi, infatti, si continua a voler bene a chi ci ferisce.
Il testo sottolinea l'importanza di prendere le distanze da chi ci maltratta emotivamente, ma anche la difficoltà di farlo a causa delle armi di controllo e potere usate dal maltrattatore. Infatti, chi maltratta emotivamente gli altri ha bisogno di mantenere il comando, che fa parte del suo modo profondo di essere.
In generale, il testo mette in luce la necessità di riconoscere la violenza psicologica nelle relazioni affettive e di prendere le distanze da chi la esercita. La vittima deve essere incoraggiata a cercare aiuto e a rompere il legame con il maltrattatore per proteggere la propria integrità psicologica e la qualità della propria vita.