La violenza in mare rappresenta una grave minaccia per la sicurezza e la vita umana. La criminalità organizzata, tra cui gli scafisti, sfrutta le persone che cercano di fuggire da situazioni di guerra, povertà o persecuzione, costringendole a intraprendere viaggi pericolosi attraverso il Mediterraneo o altre rotte marittime. Le condizioni a bordo delle imbarcazioni di fortuna sono spesso disumane, con sovraffollamento, mancanza di cibo, acqua potabile e assistenza medica.
Gli scafisti sono coloro che organizzano questi viaggi illegali, spesso in cambio di denaro, e che non si preoccupano delle conseguenze sulla vita delle persone a bordo. Spesso li caricano su imbarcazioni non sicure, con equipaggiamenti insufficienti, e senza adeguati mezzi di soccorso. In questo modo mettono a repentaglio la vita dei migranti, lasciandoli spesso in balia del mare, senza alcun aiuto.
La lotta contro gli scafisti e la prevenzione della violenza in mare richiede un approccio multilaterale che coinvolga tutti gli attori interessati, come le autorità nazionali e internazionali, le organizzazioni umanitarie, la società civile e il settore privato. Questo approccio dovrebbe prevedere interventi di contrasto alla criminalità organizzata, la promozione di politiche di accoglienza e di integrazione dei migranti, nonché lo sviluppo di programmi di assistenza umanitaria e di aiuto allo sviluppo nei paesi di origine dei migranti.
Quindi è il denaro la causa?
Il denaro in sé non produce violenza. È l'uso che se ne fa che può portare alla violenza. Il denaro può essere utilizzato per scopi positivi, come finanziare progetti sociali, culturali, scientifici e ambientali, oppure può essere utilizzato per scopi negativi, come sostenere la criminalità organizzata, l'acquisto di armi, lo sfruttamento e la violenza sui lavoratori, la corruzione e così via.
Spesso la violenza è il risultato di un sistema economico ingiusto e disuguale, in cui alcuni individui o gruppi detengono una grande quantità di denaro e di potere, mentre altri sono esclusi e impoveriti. La disuguaglianza economica e sociale può portare a tensioni e conflitti, che a loro volta possono sfociare in violenza.
È quindi importante promuovere un uso etico e responsabile del denaro, in cui i valori come la solidarietà, l'equità e la giustizia sociale siano al centro delle scelte economiche. Ciò significa anche promuovere un sistema economico più equo e sostenibile, che tenga conto delle necessità delle persone e dell'ambiente, e non solo del profitto. In questo modo si può contribuire a prevenire la violenza e a costruire una società più pacifica e giusta.